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Il mar Morto di Cabras: Sardegna da scoprire

Colpo di scena: il mar Morto è in Italia e si trova a Cabras, in Sardegna

Selvaggia, inesplorata, autentica. È la Sardegna sud occidentale, una terra carica di fascino eppure ancora oggi – e fortunatamente – lontana dalle dinamiche del turismo di massa che ne potrebbe intaccare l’aura di luogo incontaminato.

Costeggiando il tratto di mare che ha inizio con la zona di Oristano per terminare poi con Villasimius, nel territorio cagliaritano, è possibile trovare spiagge fra le più belle dell’Italia e dell’Europa meridionale. È il caso ad esempio della spiaggia di quarzo di Is Arutas, ma anche delle dune di Maimoni, coperte da una fittissima vegetazione mediterranea. Insomma, litorali ricchi di caratteristiche uniche e scenari che non troverai da nessun’altra parte: così si presenta la Sardegna sud ovest e in particolare la Penisola del Sinis, che si estende nel territorio della provincia di Oristano.

Ma proprio lì si nasconde, nel bel mezzo di un paesaggio naturalistico da togliere il fiato, una spiaggetta che è rimasta fino ad oggi poco frequentata. È il tratto di costa di Su Siccu, che gli abitanti del posto chiamano “Mar Morto”. Uno scorcio di mare che condivide il nome con il lago più famoso del Vicino Oriente e che poco ha da invidiargli.

Ma a cosa è dovuto quest’appellativo con cui è conosciuta la spiaggia di Su Siccu?

La spiaggia senza onde di Cabras

Passeggiare sul bagnasciuga di Su Siccu basta per cogliere questo senso di immobilità che permea l’intero scenario. Persino l’aria sembra ferma, mentre un certo non so che trasforma il paesaggio in un luogo surreale. Cos’è che dona a questo tratto di mare un’atmosfera così tanto onirica? È l’assenza delle onde.

La spiaggia di Su Siccu è una spiaggia senza onde.

Il litorale si estende per circa tre chilometri, ed è una striscia sottilissima di sabbia bianca che ospita qua e là qualche scoglio. Quando nel resto della Penisola del Sinis il mare si agita, e il vento di maestrale alza le onde così da renderle un pericolo, a Su Siccu tutto rimane immutato.

Non è un caso che la spiaggia del mar Morto sia il punto di attracco preferito da chi va in barca attorno alla penisola. L’assenza di moto ondoso permette di fermarsi senza particolari ostacoli a pochi metri dalla costa. Così l’orizzonte di chi osserva dal bagnasciuga il panorama di quiete che si estende davanti ai suoi occhi è puntellato da segni di civiltà: piccole imbarcazioni che trovano a Su Siccu un approdo sicuro, vacanzieri che prendono il sole sui gommoni, e così via.

Se hai deciso di andare in vacanza in Sardegna con i tuoi bambini, questo tratto di costa che dista da Cabras circa tredici chilometri potrebbe essere la destinazione che cerchi. Il fondale basso e l’assenza di corrente permettono ai bambini di fare il bagno in sicurezza, anche se è bene prestare attenzione agli scogli che si trovano anche sotto il pelo dell’acqua.

Ma non solo. Il mare tranquillo non è infatti l’unica attrazione di Su Siccu, che ospita anche moltissimi esemplari tipici della fauna sarda. Un esempio è il fenicottero rosa che, in un certo senso, della Sardegna è ormai il simbolo. Il fenicottero rosa ha fatto di questo litorale la sua dimora, e se vuoi osservarlo nel suo habitat naturale con attenzione (ma sempre con rispetto) da Su Siccu puoi raggiungere l’Area Marina Protetta dello Stagno di Mistras, meraviglia naturalistica che si trova proprio alle spalle della spiaggia.

Cabras, il mare più bello della Sardegna

Le spiagge che si estendono nel territorio di Cabras sono senza dubbio le più belle della Sardegna. Durante la tua vacanza in Sardegna, non dimenticare quindi di dedicare un po’ di tempo ad un giro esplorativo di tutta quella zona.

Troverai ad esempio la spiaggia di Is Arutas, un vero e proprio gioiello della Penisola del Sinis: mare cristallino dal fascino caraibico e una distesa di sabbia e granelli di quarzi bianchi che la rendono unica nel suo genere.

Ma va ricordato anche San Giovanni Sinis, che oltre ad offrire uno scorcio di mare splendido permette di visitare anche le rovine della città di Tharros, antica fortezza cartaginese che mostra ancora i segni degli insediamenti nuragici e romani.

Tra i tesori della penisola figura anche la spiaggia di Mari Ermi. Anche qui la sabbia si alterna al quarzo bianco. Eppure questo litorale offre una varietà cromatica più intensa: i granelli di sabbia di Mari Ermi hanno infatti un colore che tende all’ocra giallo, e sotto il sole estivo questo tratto di costa si arricchisce di riflessi dorati che danno risalto al blu vivido del mare.

Infine, vogliamo menzionare di nuovo le dune di Maimoni. La sabbia quarzosa qui è ricoperta da una vegetazione rigogliosa, e così anche il verde si aggiunge alla tavolozza di colori tipica della costa sarda. La presenza delle dune basse, che sembrano quasi proteggere la striscia di spiaggia di Maimoni, contribuisce a rendere il paesaggio ancora più selvaggio e vicino all’immaginario paradisiaco che sempre cerca chi davvero ama il mare.

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