04 Dic Viareggio, la perla della Versilia da scoprire
Cosa vedere a Viareggio e dintorni, la storia del Carnevale di Viareggio e cosa mangiare
Una città sul mare, piena di storia e con spiagge stupende: Viareggio è la località marittima più affascinante di tutta la Versilia anche per il suo carnevale dalle origini lontane.
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Come nasce Viareggio?
Se vi siete chiesti come mai Viareggio si chiama così, la risposta è molto semplice. Il territorio su cui oggi sorge Viareggio nel XII secolo, a causa della sua posizione strategica di controllo delle coste, fu oggetto di contesa tra Pisa e Lucca, fino al 1117 quando Lucca e Genova, alleate contro Pisa, riuscirono a impadronirsi del territorio di Viareggio e costruirono una fortificazione che prese il nome di Castrum de Via Regia, la via che collegava la spiaggia a Lucca.
Nei secoli successivi, Viareggio appartenente a Lucca, fu sempre teatro di scontri e differenti dominazioni, da quella francese con Napoleone Bonaparte a quella austriaca fino al 1800 quando fu assegnata alla duchessa Maria Luisa di Borbone. Solo nel 1820 divenne una vera e propria città e un centro turistico balneare tanto che nel 1828 fu avviata la costruzione del primo stabilimento balneare, inaugurando la storia della località marittima più famosa della Versilia.
Viareggio e dintorni, cosa vedere?
Si passa dall’arte più antica alle spiagge bellissime, la città di Viareggio è un posto stupendo da scoprire per la sua storia, per i suoi palazzi storici, per i suoi itinerari particolari.
Passeggiata Margherita
La Passeggiata Margherita è il lungomare di Viareggio dove si svolge il famosissimo di Carnevale di Viareggio. Prende questo nome, passeggiata, perché costeggia da una parte il lungomare e dall’altra una via con una serie di palazzi storici in pieno stile Art Noveau da vedere assolutamente.
Arte e natura, cosa chiedere di più?
Villa Argentina
Costruita nel 1800, è tutta di Art Noveau in un edificio signorile unico nel suo genere: è Villa Argentina. Decorazioni, stucchi e il grande giardino attirano subito l’attenzione e una volta entrati si viene subito colpiti dai grandi saloni, dai dipinti e da mosaici coloratissimi. Una sorta di museo dedicato a un intero secolo pieno di arte, di storia e di bellezza.
Torre Matilde
Il più antico edificio di Viareggio, Torre Matilde risale all’incirca al 1500. È un esempio di architettura militare medievale, utilizzata anche come carcere nei secoli, oggi è un edificio visitabile, molto spesso luogo d’esposizione d’arte, che offre un panorama mozzafiato su tutta la costa.
Palazzo delle Muse
Il Palazzo delle Muse è un antico palazzo di Viareggio, intitolato originariamente a Vittorio Emanuele II. L’attuale denominazione deriva dal processo di costruzione dell’edificio stesso: l’inizio dei lavori e il loro proseguimento fu possibile solo grazie al denaro ricavato dalla vendita di opere gentilmente donate da vari artisti (pittori, scultori, musicisti e architetti). Oggi il Palazzo delle Muse ospita la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea con più di 3000 opere.
Pineta di Ponente
Viareggio non è solo arte, ma anche natura. La Pineta di Ponente è un piccolo parco pubblico che potrete esplorare sia a piedi che in bicicletta, per regalarvi un momento di relax lontano dalla città e godervi il silenzio della pineta. Sono presenti anche aree bambini e aree di sosta, il luogo ideale per un aperitivo all’ombra di alberi secolari.
Il Carnevale di Viareggio, tra storia e maschere fantastiche
Chi non conosce il Carnevale di Viareggio?
Il Carnevale di Viareggio è considerato uno dei carnevali più importanti del mondo grazie ai suoi enormi carri movimentati a tema fortemente satirico.
La prima sfilata di carri, in realtà carrozze, avvenne nel 1873 da un’idea di un gruppo di giovani che volle organizzare la sfilata in onore del Martedì Grasso. Quello è stato il primo evento di quello che sarebbe diventato il grande Carnevale di Viareggio: con il passare degli anni i carri crebbero sempre di più, diventando dei veri e propri carri trionfali per la cui costruzione furono impiegati centinaia di carpentieri, artisti, scultori.
Anni importanti per il Carnevale di Viareggio furono il 1921, l’anno della creazione dell’inno ufficiale “Coppa di Champagne”, e il 1923 quando i carri trionfali acquisirono il movimento. La prima maschera a muoversi fu il Pierrot del Giampieri con il suo battito di palpebre. I due punti di snodo della manifestazione furono il 1925 con l’introduzione della tecnica della carta a calco, cioè la cartapesta, e il 1930 quando l’artista futurista Uberto Bonetti ideò Burlamacco, la maschera simbolo del Carnevale di Viareggio.
Il Carnevale di Viareggio superò la Seconda Guerra Mondiale, tornando più forte che mai nel 1946 e nel 1954 fu il primo programma trasmesso in diretta sulla Rai, nata da pochissimo tempo.
Più satirico che mai, il carnevale viareggino continua a divertire migliaia di persone ogni anno e a mettere in mostra non solo l’arte della cartapesta ma anche la bellezza di una città che accoglie in sé arte, natura, divertimento, storia e maschere tra le più antiche d’Italia.
Mangiare a Viareggio, cucina tradizionale della Versilia tutta da scoprire
Meta di vacanze, non solo per il mare ma anche per la cucina tipica, Viareggio e l’intera Versilia rappresentano il compromesso perfetto tra mangiare bene e relax allo stato puro.
Ecco una piccola lista di piatti viareggini che non potete assolutamente lasciarvi scappare.
Spaghetti con i nicchi
I nicchi, a Viareggio, sono le telline. Gli spaghetti con i nicchi (telline) sono uno dei piatti più amati della cucina tipica viareggina, nessuno va via da Viareggio senza averli assaggiati almeno una volta!
Tordelli
Se leggendo il nome di questo piatto vi sono venuti in mente i tortelli, non vi siete sbagliati. I tordelli sono la versione versiliese dei tortelli, panciuti, ripieni e gustosi. La pasta dei tordelli però è tirata molto più spessa rispetto ai tortelli classici e il ripieno di carne è esaltato dalla presenza di varie spezie mediterranee.
Non farete fatica a trovarli in qualunque ristorante, tutti vanno matti per i tordelli.
Trabaccolara
Il nome di questo piatto, Trabaccolara, deriva dal nome dei pescatori originari di San Benedetto del Tronto che si spostarono dalla loro costa per affollare quella viareggina con il loro pesce. Non è una ricetta fissa, ogni viareggino ha la sua piccola variante ma di base si stratta di una zuppa di pesce misto insaporita dal pomodorino.
Cecina
Famosissima in tutta la Toscana, la cecina non è altro che la farinata di ceci, sottile ma con superficie croccante. L’accompagnamento perfetto a un buon vino, senza l’immancabile spolverata di pepe nero.
Adesso non avete più scuse, Viareggio e la Versilia vi aspettano. E se avete bisogno di uno stabilimento balneare per voi e la vostra famiglia, sceglietelo su Cocobuk!